Riportiamo l’articolo apparso su monitorimmobiliare.it dove si parla dell’andamento negativo del Franchising in Italia dove prendono piede alcune fome di aggregazioni alternative come il Networking Immobiliare proposto da L’IMMOBILIARE.COM storico marchio della Famiglia Grimaldi.

Il Franchising risulta essere un sistema che, con le dovute eccezioni, sta dimostrando di essere poco capace di rinnovarsi.

Manca dialogo tra competitor, dove non si lavora ad alleanze per realizzare un sistema alternativo.

Questo in pochi tratti è il quadro che emerge dalla consueta indagine che Gerardo Paterna, consulente immobiliare e blogger, fa annualmente sul mondo delle agenzie immobiliari legate da rapporti di franchising.

Non solo impressioni, ma anche numeri: “da dove emerge un comparto in difficoltà di tenuta del sistema aggregativo – spiega Paterna – che vede uscire dal circuito, anche quest’anno, molti operatori”.

Il 13,7% in meno rispetto alla precedente indagine elaborata nell’autunno 2012, portando il totale delle “vetrine” in franchising a 4.610 unità, a fronte dei un’intera filiera dell’intermediazione immobiliare che conta su un totale di 42.309 agenzie immobiliari in Italia (-3,78% rispetto al 2012).

Unico dato a segno più, quello delle agenzie indipendenti salite a 37.699 unità (+0,88% rispetto al 2012).

A quali elementi dare la colpa? Paterna sostiene che sono molti gli interrogativi che il franchisor deve porsi per meglio comprendere le difficoltà di tenuta del modello aggregativo il cui fondamento, basato sul vantaggio scaturente dal lavoro in network, dovrebbe risultare vincente soprattutto durante una congiuntura negativa.

Rinnovamento, sviluppo e dialogo sono i primi obiettivi da porsi.

Attendere e vedere cosa succede non è un’opzione percorribile; il risultato è che il mondo delle aggregazioni incide per il 13,38% sul totale degli operatori, mentre il solo franchising per un modesto 10,89% con un trend negativo poco incoraggiante”.

Prosegue Paterna ”Già dallo scorso anno si è registrata la presenza di aggregati operativi alternativi al franchising (solo per esempio citiamo Frimm, società che ha rinunciato al franchising immobiliare sposando un modello di distribuzione di servizi alle agenzie immobiliari, oppure L’Immobiliare.com, che si propone come ”l’alternativa” al franchising immobiliare).

Gli stessi portali immobiliari stanno promuovendo aggregazioni trasversali (a prescindere dal brand) basati sull’utilizzo di software comuni; le principali software house (indipendenti dai portali) contano già su centinaia di operatori immobiliari che usano lo stesso strumento.

I social network professionali e il co-working, inoltre, stanno rivoluzionando il lavoro in rete e la condivisione di opportunità, riducendo costi economici e favorendo sinergie e selezione tra operatori compatibili e non imposti”.

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