MUTUO PER LA PRIMA CASA: IMPORTI SEMPRE PIU’ BASSI E CONTRAENTI SEMPRE PIU’ VECCHI

 

La crisi c’è, e si vede, tanto da aver trasformato tutti gli italiani in esperti di credit crunch, di spread e di variazioni dei tassi. Le modifiche delle banche alle politiche di concessione del credito hanno reso le famiglie italiane più consapevoli di quanto sia difficile, oggi, chiedere un mutuo. Il comparatore Mutui.it ha rilevato come si siano ridotte del 9% le somme richieste da chi è alla ricerca di un mutuo prima casa. Mutui sempre più piccoli, quindi: se sedici mesi fa la domanda media si aggirava attorno ai 160.000 euro, oggi si ferma a 146.000 euro. Altro dato molto importante è l’età media di chi va a richiedere un finanziamento per l’acquisto della prima casa: si fa domanda a quasi 37 anni, mentre poco più di un anno fa si arrivava a 36.

 

Se l’acquisto della prima casa si rimanda sempre più tardi è perché occorre mettere soldi da parte per poter comprare: i mutui che finanziano il 100% del valore dell’immobile sono ormai eventi più unici che rari. L’indagine di Mutui.it ha rivelato come si sia ridotto, di ben 12 punti, la percentuale che si mira a finanziare attraverso il mutuo: se solo un anno fa si chiedeva di ripagare il 75% del valore dell’immobile col mutuo, ora la percentuale è ferma al 63%. E questo, a fronte di immobili che restano più o meno dello stesso valore. Cosa significa questo? Che chi cerca un mutuo conosce benissimo le difficoltà del mercato finanziario e non richiede un finanziamento troppo elevato, aspettando di aver messo da parte un po’ di denaro.

 

A rimetterci, da un lato, è il bisogno di indipendenza dei giovani italiani – che restano nel limbo degli affitti e della vita in casa dei genitori fino a ben oltre il giusto limite – e, dall’altro, il mercato immobiliare, che non può non risultare frenato da questa difficoltà all’ottenimento del mutuo.

 

Fonte: Redazione immobiliare.it del 08/03/2012

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