Gianni Fozzato

Gianni Fozzato (VERONA)

gianni.fozzato@limmobiliare.com

 

Dal 200Inews 106 al 2013 si è assistito ad una delle più importanti crisi che il mercato immobiliare abbia mai registrato in Italia, sia in termini di numero di transazioni che di prezzi. Infatti il picco del numero di compravendite registrato in italia nel 2006 è stato di 830.000 unità, mentre il minimo si è toccato nel 2013 con 450.000. In termini di prezzi si è assistito ad una riduzione variabile dal 20 al 40 % a seconda delle città e delle zone.

Ecco, quest’ultimo dato si può vedere anche in ottica positiva.

La crisi ha ridotto i prezzi degli immobili e reso l’acquisto per le famiglie italiane un po’ più in linea con il proprio reddito, infatti dal 1996 al 2006 i prezzi degli immobili hanno continuato ad aumentare in maniera assolutamente sproporzionata rispetto al reddito familiare.

Qualcuno sicuramente potrà obbiettare che il proprio immobile si è svalutato, provocando una riduzione del suo patrimonio, ma anche questo, da un certo punto di vista non è corretto. Infatti se si pone l’attenzione al caso di chi ha acquistato con i prezzi all’apice ed ora vende con i prezzi al minimo, se il motivo della vendita è finalizzato al riacquisto, si può constatare che il saldo non è per niente negativo, soprattutto se il nuovo acquisto è per una metratura maggiore rispetto all’immobile venduto. L’unica nota dolente è nel caso in cui chi sta vendendo non procede ad un nuovo acquisto.

Oggi possiamo dire di aver riportato la barra dei prezzi al giusto livello rispetto al reddito. Il numero di compravendite che per il 2017 si assesterà intorno alle 550.000 unità ci dice che siamo già arrivati ai numeri di un mercato immobiliare “normale” senza i picchi registrati fino al 2006. Infine, nonostante negli ultimi 3 anni si sia assistito ad un aumento dei volumi in termini di transazioni, i prezzi sono rimasti pressoché stabili.

Ecco, credo proprio che questo sia l’aspetto positivo della Crisi.

Vedi le altre news